mercoledì 25 agosto 2010

V per Vendemmia

In poco più di ventiquattr'ore il mercato del lavoro mi ha confermato ancora una volta chi è l'Africa d'Europa (senza offesa per gli africani)

Ieri alle 9.00 in punto un giovine di una società multinazionale scandinava mi ha contattato via Skype per un colloquio via webcam. Per colloquio si intenda colloquio di lavoro, non ho dovuto mostrare alcuna parte intima e non credo che verrò chiamato a farlo.

Vengo interrogato su alcune funzionalità di un computer e una volta accertato che so come funziona e sono in grado di spiegare cosa non va ad un cliente medio italico, il giovine mi congeda dicendomi che presto avremo un nuovo colloquio con altri colleghi. L'azienda è a Lund, città nel sud della Svezia. Lo stipendio medio svedese non va quasi mai sotto i 9 euro all'ora. Meno di quello, ci sono solo gli studenti del liceo che fanno gli stage.
Alle 15 mi dirigo verso un'azienda vitivinicola della mia zona, estremamente ricca di vini pregiati. Spesso luogo di destinazione di migliaia di profughi dell'est Europa. Mi vengono proposti venti giorni di vendemmia per cinque euro all'ora.

Oggi pomeriggio però arriva un'offerta migliore. Altra azienda vitivinicola, venti giorni a sei euro e venti all'ora.

A volte discuto sulle qualità del sistema lavorativo svedese (fermo restando che non è oro tutto ciò che luccica), la risposta generalmente è "Si, ma vuoi mettere con le meraviglie artistiche e culinarie che abbiamo in Italia?". Orbene, fra le meraviglie culinarie penso vogliate inserirci anche il vino: vi suggerisco di brindare a quei 6,20 euro all'ora che mi sono stati proposti. Temo che li accetterò.

2 commenti:

  1. alura perchè vai a lavorare in Svezia per 1000 euro al mese?

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  2. appena il tizio mi ricontatta volentieri
    ma firmarsi è un optional?

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