E' che ogni volta che spiego che lavoro faccio la gente probabilmente si immagina questo.
- Maschio! Bianco! 45 anni, in Egitto! Ha una pallottola conficcata nei polmoni!
- Cosa facciamo?!?!?!
- Dammi il defibrillatore!
- Ecco
- Libera!!!!!!
Tshhhwwww
- Libera!!!!!!
Tshhhhwwww
- Liberaaaaaaaa!
Piiiiiiiiiiiiiiiii
- Se n'è andato
- Questo è l'aspetto che più odio del mio lavoro
Mentre in realtà è più una roba così
- Si pronto?
....
- Ah in Egitto?
....
- Quante volte?
....
- Di che colore?
....
- Ha provato con l'Imodium?
....
- Aspetti che le passo il dottore
mercoledì 31 ottobre 2012
sabato 27 ottobre 2012
Il mestiere più vecchio
- Ciao, devo mandarti a prendere una macchina
- Ok, dimmi dove
- In via Noverasco
- Ah dove ci sono le zoccole
- Ok, dimmi dove
- In via Noverasco
- Ah dove ci sono le zoccole
mercoledì 17 ottobre 2012
martedì 16 ottobre 2012
10 secondi
Non so che faccia abbia il signor Saro. Ho scoperto il suo cognome tempo dopo e
siccome credo che abbia una certa età mi sembrava irrispettoso
dargli del tu. E così ancora adesso lo chiamo come farebbe una
domestica sudamericana. ”Signor Saro no casa...”
Non l'ho mai visto, ma ci sentiamo al
telefono da due anni ogni due o tre settimane. Lavoro per la sua
radio, seguo il Catania (o secondo la sua pronuncia, il ”Gadania”).
Dalla voce, l'età è indefinibile. Può avere dai 30 ai 70 anni.
Propendo per la seconda ipotesi, ma una volta sono stato un mese a
chiamarlo e mi rispondeva un messaggio automatico in lingua
straniera. Finalmente dopo qualche tempo mi ha risposto così: ”Ma
dove sei stato?” ”Al polo nord, in moto”. Dalla Sicilia? ”Dalla
Sicilia”.
Le sue risposte sono un caso
comunicazionale. Parte la domanda, attendi 10 secondi e arriva la
risposta. Un uomo col segnale perennemente in ritardo. A volte,
quando gli chiedo qualcosa e non sento nulla, guardo il cellulare per
paura che sia caduta la linea, ma in realtà è solo l'effetto del
signor Saro. Dopo dieci secondi, puntualissime, arrivano le sue
istruzioni.
Quest'anno non lavoro più per il
signor Saro.
Lui è tendenzialmente una persona
pacata, ricordo sconfitte del Catania prese in maniera molto
filosofica, o quella volta che sono arrivato allo stadio di Genova
con dieci minuti di ritardo, a partita iniziata e lui mi disse, con
dieci secondi di ritardo. ”Non di preoccupare, tu cerca parcheggio
intanto noi mettiamo la pubblicità”. Ho parcheggiato sopra una
fermata dell'autobus senza nemmeno prendere la multa.
Quest'estate mi chiama. ”Enrico, non
possiamo più lavorare assieme, abbiamo perso i diritti”. Perchè?
”Non lo so, ma sti bastardi (chi? Le radio rivali? Le
amministrazioni locali? La malavita organizzata? Sua suocera?) li prenderei a
fucilate. Vabbè ti saluto, fai buone vacanze”
mercoledì 3 ottobre 2012
(anche) il dottore è pazzo
C'è una parte di me che sostiene che questo dialogo è tratto da un film di Woody Allen. Sta di fatto che me lo sono sognato stanotte e quindi se la proprietà è del mio subconscio ne esigo il giusto compenso
Dallo psicologo
- Allora dottore?
- Invidia del pene
- Ma ne ho già uno
- Forse ne vorrebbe due?
- ...
- O magari lo vuole cambiare
Dallo psicologo
- Allora dottore?
- Invidia del pene
- Ma ne ho già uno
- Forse ne vorrebbe due?
- ...
- O magari lo vuole cambiare
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