Si ho anche questo vizio di farmi pagare per scrivere delle cose. Si chiama giornalismo, brutta roba. Porta alla disoccupazione perenne e nella maggior parte dei casi allontana le fighe.
Siccome ho iniziato molto presto, 17 anni, adesso ho la pancia da pensionato, sono già disamorato del mestiere perchè è sei anni che faccio le stesse cose e ho tendenze omicide. Per non parlare di quella mia teoria secondo la quale se un giornalista non viene pagato almeno 10 cents a riga ha diritto a rivalersi sessualmente sul suo editore se femmina e viceversa.
Comunque è successo che un pomeriggio, un pò di anni fa, mi ha chiamato una radio per commentare Novese-Santhià, che è finita 0-0 e me la ricordo bene ancora adesso. Ovviamente ero contento come una Pasqua perchè da piccolo abbassavo il volume della tv per fare io la telecronaca e quando partite non ce n'erano finivo per inventarmele e andava a finire che la Viterbese vinceva la Coppa delle Coppe.
A cinque anni di distanza, dopo lunghi pomeriggi passati a saltare da un campo all'altro del Piemonte, ho deciso di giocarmi una posta un pò più alta pertanto ho stabilito che quest'anno finisco a fare qualcosa di diverso. Può darsi che mi ritroverò a commentare la Serie A o può darsi che passerò le mie domeniche pomeriggio a servire attempati clienti al bar mentre ascolto le partite per radio. Scommetiamoci una birra.
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