domenica 1 marzo 2009

La mia vita blå-vitt


E' quasi un mese che non aggiorno il blog e un pò mi vergogno perchè avevo deciso di renderlo il bollettino ufficiale delle mie avventure e disavventure in Svezia.
Non avevo calcolato che potessero succedermi tante cose in così poco tempo e ne sono stato talmente travolto che ho pensato di non scrivere più qui.
Non lo so se continuerò ad aggiornare queste pagine sintetiche attraverso i cavi dell'Adsl o se mi fermerò oggi, qui.
Sono partito per la Svezia perchè volevo dimostrare a tante persone, ma prima di tutto a me, che ce la posso fare da solo.
Sono arrivato e ho trovato una persona che all'inizio mi sembrava potesse darmi una nuova scossa in questa strana esperienza chiamata Erasmus, invece dopo i primi giorni di delirio, è crollato tutto.
Sono scappato e sono contento di averlo fatto perchè non mi sentivo al sicuro e sono ancora più contento di aver dimostrato di sapermela cavare anche nelle situazioni più difficili, dove a volte i nervi tendono a disfarsi e distruggere quel poco che avevi ben saldo tra le mani.
Quando sono entrato nella mia nuova casa mi sono sentito solo, infinitamente solo. A darmi il benvenuto, fuori dalla finestra, c'era un uccellino, di quelli carini che non ti sporcano il davanzale e magari sono contenti se gli lasci due briciole: appena compro il pane gliene lascerò due-tre.
Ho iniziato a girare per la città, a conoscerne i posti più interessanti e ho anche provato a fare conoscenza con qualcuno. Non so dire se si tratterà di amicizie di lunga data o se è solo un espediente per non annoiarsi troppo, però forse anche la solitudine bene o male se ne sta andando.

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