lunedì 18 ottobre 2010

TAM&MSWTBMT Il mondo con venti minuti di ritardo

Apro oggi la rubrica "Tales about me and my strange way to brush my teeth"

Fondamentalmente ci sono tre modi per allungare tantissimo l’ora. Conoscevo un tipo che all’apparenza era molto lento. In realtà detestava avere dei periodi vuoti e di conseguenza faceva tutto in modo da poter godere di, massimo, dieci minuti di relax prima dell’impegno successivo.

Era una specie di moviola umana, il problema è che nei week-end non accade moltissimo e così se gli chiedevano di portare fuori il cane usciva alle nove del mattino, faceva un giro dell’isolato e poi rincasava alle otto di sera per cenare. Questo tipo di comportamento è difficile da tenere quando nel bel mezzo della consueta azione al “ralenti” accade un inconveniente. Un giorno stavamo andando in macchina a Milano. In autostrada ai 40 all’ora, perché tanto avevamo ancora tre ore prima dell’appuntamento con l’urologo. Abbiamo forato e gli ho chiesto di riparare la ruota e si è irrigidito un po’. Non era più abituato a fare le cose con la normale velocità umana, quindi abbiamo speso 300 Euri per far arrivare il carro attrezzi ed essere a Milano in tempo per analizzare la mia uretra infiammata. Non poteva più compiere nessun tipo di lavoro, tranne il regista della moviola al Processo di Biscardi, sfortunatamente colui che esercita alla popolare trasmissione ha ancora sei anni di marchette prima di andare in pensione. Fino a quel giorno il mio amico sarà disoccupato e il suo handicap non rientra in nessun modo fra quelli previsti per l’invalidità.

Il secondo modo me l’ha insegnato un controllore di Trenitalia. Consiste nell’inventare random un guasto al locomotore/suicida sui binari/sventura a caso e al contempo manomettere gli orari di arrivo nelle stazioni di riferimento. Di conseguenza se dovete fare il tratto Pavia-Milano sapete che partite alle 13 e arrivate alle 16, tuttavia nel bel mezzo un rinoceronte scappato da uno zoo carica il vagone ristorante e quindi rimanete fermi un’ora e mezza a tergiversare. Arrivate comunque alle 15.50 e tutti applaudono per i dieci minuti di anticipo. Questo signore per un po’ è stato Ministro dei Trasporti (non in Italia, lo avevano preso in prestito in un paese dell’ex Urss) però poi la strategia si è rivelata un fiasco perché la Transiberiana ci impiega una settimana normalmente, ma con questo nuovo concetto di trasporto pubblico il suo viaggio è variato passando a 4-6 mesi senza complicazioni.

L’ultimo modo l’ho inventato io, ma prima di parlarne lo brevetto perché secondo me è geniale. Vi dico solo due cose, che potrebbero già essere troppo rivelatrici: Jenna Jameson e un orologio Swatch tatuato sul perizoma.

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