domenica 6 febbraio 2011

Citare altre persone perchè spiegano le cose meglio di me

Non amo pubblicare cose non mie. Stavolta farò un'eccezione. W Nick Hornby.
Mentre aspetto che Yvonne e Brian comprino l'intero contenuto di un espositore di dolciumi, ho un'esperienza terribile, raggelante, orripilante: l'uomo più patetico del mondo mi fa un sorriso di comprensione. L'Uomo più Patetico del Mondo ha enormi occhiali alla Dennis Taylor e denti da coniglio, indossa una giacca a vento giallastra e sporca e pantaloni marroni a coste, lisi alle ginocchia; anche lui è venuto a vedere "Casa Howard" coi suoi genitori, nonostante debba avere quasi trent'anni. E mi lancia il suo piccolo, terribile sorriso perchè "ha visto in me un suo simile". L'episodio mi disturba al punto che non riesco a concentrarmi su Emma Thompson e Vanessa e via dicendo, e quando ritorno in me è troppo tardi: la storia è andata troppo avanti perchè io riesca più a seguirla. Alla fine, c'è una libreria che cade in testa a uno.
Sono pronto a giurare che questo sorriso dell'U.P.P.D.M. è uno dei miei cinque momenti più difficili di tutti i tempi, gli altri quattro lì per lì mi sfuggono. So benissimo di non essere tanto patetico quanto l'uomo più patetico del mondo (lui ha passato forse la notte nel letto di una cantante americana sotto contratto discografico? Ne dubito fortemente); il problema è che lui, chiaramente, questa essenziale differenza fra noi due non la percepisce. Ma è il motivo principale per cui noi, tutti noi, giovani e vecchi, uomini e donne, siamo attratti dal sesso opposto: abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi dai sorrisi comprensivi nelle code davanti alla cassa dei cinema, la domenica sera; qualcuno che ci impedisca di precipitare nella fossa dove vivono gli eterni single, insieme alle loro mamme e ai loro papà. Laggiù non ci voglio tornare; me ne resto tappato in casa per il resto della vita, piuttosto che suscitare quel genere di attenzione lì.

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