martedì 26 aprile 2011

Andunella (Talking Blues del Tavoliere)

Faccio un marchettone ad un libro che adoro. Voi leggete, consapevoli che questa conversazione telefonica è realmente avvenuta, a Torino, a metà degli anni 2000 fra un attempato signore pugliese e la sua compagna di vita.

- Sentimi a me Andunella, adesso è ora che ci diciamo la veridà, tutta quanta. Pure se è una spina sul culo, pazienza ma è ora che ce la diciamo tutta per bene questa veridà. Io le ho provate tutte Andunella. Tutte. I fiori, le carezze sul collo, ma a te, Andunella, ci volevano gli spilloni sul naso, Andunella, quello ci voleva
- .....
- Tutti mi volevano bene a casa tua. Pure tuo cognato, il cane che alzava la coda, ma tu Andunella ti credevi la regina di Massafra, ecchè Andunella, ma scherziamo? E poi sentimi a me, Andunella fare l'amore con te era una noia. Si, si, Andunella. La seconda volta sapevo già il programma, tutto scritto, ancora avevo le mutande e già sbadigliavo Andunella. Questo te lo dovevo dire. Perchè è la veridà, tu ti facevi ghiacciata. Andunella, la bella addormentata nella ghiacciata, ecco cosa sei.
- .....
- E nun piancere Andunella, non serve a niente. Smettiamola. Che, siamo bambini? Ma mi vedi? C'ho i pantaloni corti io? Io le ho provate tutte, ho regalato le zeppole di San Giuseppe a tua madre, ho portato il cane a cacare fuori la sera che c'era l'Inter in televisione e tuo fratello si era slocato la caviglia, mannaggia allui, t'ho portata quando che ti dovevi comprare le scarpe nuove. Me che so io, Andunella, un soprammobile? Nu padrepio da mettere sopra alla televisione? Che cazzo volete da me, che vi pulisco la grontaia con la lingua?
- .....
- Eh, Andunella, eh? Qua finisce tutto a carteddate e purciduzzi, ma non è giusto per me e per te come donna. La tua pssona. Ci pensi mai a te come pssona? Così dico io, facciamola finita e diamoci un taglio a sto gozzo di gallina.
- .....
- E me ne sbatto le palle di quello che diranno al paese, anzi Andunella se chiami il parroco te lo giuro quant'è vero che sto in piedi su sti piedi vengo lì e vi brucio i citofoni. Vedrai, vedrai.
- .....
- Ah ti va bene, non mi vuoi più vedere eh Andunella. Allora ricordati, cara la mia Andunella, che al cavallo bestemmiato gli brilla il pelo. Non devo dirti altro.

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